FirstManIntoSpace "Il primo uomo nello spazio"
Lo spazio, nella rappresentazione che ne fa la psiche umana, assume vari significati più vicini ad un immaginario collettivo archetipico in cui vengono a collocarsi gli ideali di un cosmo fantastico e surreale ove rifugiarsi al di fuori del contesto di abitudini quotidiane che assillano l’anima umana. D’altra parte tale viaggio è pur sinonimo del viaggio “esplorativo” dell’anima, ovvero il cammino dell’uomo attraverso le sofferenze e le opportunità offerte dal mondo sensibile alla ricerca del suo sé, a pari del “viaggio introspettivo” intrapreso da Ulisse, Parsifal e Dante.
A seconda che questo “viaggio” sia posto nell’animo umano come conscio od inconscio, questo porta seco il germe di una crescita spirituale oppure viceversa aridità e malattia conseguenza di un’estraneazione dal mondo verso un’alternativa “virtuale” creando una sovrastruttura alienante e allucinante di mondo-nel-mondo.
La presa di coscienza stilistica degli autori nell’affrontare questo tema si avvicina al Surrealismo, toccando i caratteri tipici della Metafisica, cogliendo l’idea della Pop-Art legata alla tecnica grafica del fumetto di Raushenberg, utilizzando nella sua realizzazione l’attuale Computer-Art e la relativa stampa digitale.
Cariche di significato simbolico le opere esplorano quelle suggestive regioni della coscienza umana alla soglia tra realtà e sogno, o ricordo di quello che “è stato, è, e sarà” (sorta di contemporaneità temporale eternata), in un rapporto a volte estraniante, a volte malinconico, a volte sarcastico.
Sono gli artisti stessi che espongono per ogni opera il significato intrinseco della stessa attraverso versi o frasi chiave che ne evocano il contenuto artistico.