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«In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio e il Verbo era un Dio. Egli era in principio presso Dio: tutto e stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.» Vangelo secondo Giovanni Introduzione Nell’idea Platonica gli archetipi rappresentano i modelli delle cose inanimate o animate del mondo fisico. Tutto il creato è tale grazie ad essi, ma non per questo possiamo associarvi una forma ben definita come per gli oggetti fisici che ci circondano. Questi modelli non sono altro che esseri-pensiero, e come tali per loro natura tendono a mutare, o meglio metamorfosare in altre forme rapidamente. Inoltre l’archetipo grazie a questa capacità di trasformarsi si differenzia dalla sua forma fisica corrispondente. Come chi plasma un pezzo di creta si trova a partire da un blocco ovoidale e pian piano spostando la materia con le dita riesce a modellarne varie figure sempre più complesse, come l’uovo diventa il pulcino, o il bocciolo il fiore, così le opere rappresentate suggeriscono queste metamorfosi di forme. I titoli dei quadri aiutano l’osservatore a capire il percorso deciso dall’artista che dona una sua visione del mondo spirituale da cui viene creato tutto lo scibile, arrivando alla conclusione che la realtà non è altro che l’insieme del coesistere allo stesso tempo degli opposti: amore-odio, bene-male, luce-tenebra, tempo-atemporalità, gioventù-vecchiaia, progresso-regresso, e così via, posti non in contrapposizione tra loro, ma utilizzati nella loro comunione. In questo modo l’uomo ha a sua disposizione tutte le infinite sfumature che compongono il mondo, punti di vista preziosi per la sua crescita spirituale. Queste opere sono oli su tavola incisa e su tela, vanno dal 2007 al 2011. | |
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Alessia Delvecchio 1.Il pensiero dell’essere, olio su tavola, 20x20cm, 2007. La forma pensiero del pensiero divino aleggia proiettando la sua ombra su di un piano, in uno spazio metafisico. Tutto è sospeso in uno spazio e un tempo indeterminato. Il monocromo sottolinea questo spazio della mente che sottende l’idea al suo principio. Potrebbe diventare un fiore, una ninfea galleggiante sull’acqua. | |
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Alessia Delvecchio 2.La forma del pensiero, olio e incisione su tavola, 15x20cm, 2007. Una forma pensiero aleggia nello spazio della mente. Il colore monocromatico della lavagna virtuale mentale disegna una forma trilobata, la forma iniziale si sta differenziando, metamorfosando in altro. | |
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Alessia Delvecchio 3.La leggerezza dell’essere, olio su tela, 18x24cm, 2007. La forma pensiero sferza lo spazio della mente. Nel colore monocromatico della lavagna mentale appare una forma, sembra una foglia che non potendo cadere a terra, si eterna in quell’istante atemporale. | |
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Alessia Delvecchio 4.L’orizzonte dei pensieri sospesi, olio e incisione su tavola, 53x30cm, 2007. Nell’orizzonte di questo spazio metafisico agli albori della creazione appaiono, come fantasmi sospesi nell’aria, tre forme pensiero la cui lunga ombra del pomeriggio va ad occupare gran parte della scena. In questa penombra il pensiero risplende e da forma abbozzando tre forme longilinee che irradiano a loro volta luce come se fosse pensiero che illumina lo spazio circostante. | |
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Alessia Delvecchio 5.Monade, olio su tela, 50x60cm, 2008. La monade si raggiunge quando due pensieri che sembrano originariamente opposti, si fondono insieme dando origine a qualcosa di nuovo e di completo. Essa si erge in primo piano, gettando l’ombra del mezzogiorno a terra nel tepore di un languido spazio appena riscaldato dalla luce divina. | |
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Alessia Delvecchio 6.Triade, olio e incisione su tavola, 50x70cm, 2008. La triade rappresenta il raggiungimento del triangolo divino, la perfezione, la trasformazione e compimento dell’uomo nell’uomo superiore. Le tre forme si ergono sospese nell’aria nella luce del mezzogiorno divenuta più calda e avvolgente. | |
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Alessia Delvecchio 7.Gli archetipi della forma, olio su tela, 50x70cm, 2009. Le tre figure si ergono su di un orizzonte che preannuncia il metamorfosarsi della loro forma. La luce proveniente dall’alto proietta la loro ombra a terra sotto di loro. Lo sfondo è come un cielo in movimento che cambia di continuo. Come le vele di un’imbarcazione si stagliano in questo cielo solcando l’eterno. | |
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Alessia Delvecchio 8.Gli archetipi del transitorio, olio su tela, 60x60cm, 2010. I sentimenti sono la parte più transitoria del nostro essere, mutano continuamente. Sottili forme come piume al vento sfilano in questo spazio del pomeriggio, con le loro ombre allungate. Alle spalle un cielo che varia da uno stato oscuro e drammatico a lampi di luce che traspaiono in questo intrico battuto dai venti. | |
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Alessia Delvecchio 9.Che cosa è la realtà?, olio su tela, 50x70cm, 2011. Una figura trilobata si erge in sospensione sopra un isolotto che galleggia in un mare calmo. In alto una forma rotondeggiante le fa ombra e copre parzialmente il sole che si intravede al centro. All’orizzonte, come in un giuoco di specchi si intravedono due altre figure simili, in sospensione sopra un deserto. Questa è la risposta immaginativa alla domanda esposta nel titolo. La realtà viene data come un insieme di vari concetti, ma alla fine la verità è solo una ed unica, nella sua complessità. | |
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Alessia Delvecchio 10.La contemporaneità, olio su tela, 50x70cm, 2011. La forma centrale è del tutto simile a quella sullo sfondo e a quella in alto capovolta. Questa si solleva al di sopra di un deserto con al centro un disegno geometrico di un quadrato dentro ad un cerchio, su cui proietta la sua ombra. Un sole pallido si trova al centro poco più sopra alla figura. La contemporaneità sta ad indicare il sincretismo che si concretizza nella nostra realtà. Il cerchio come simbolo del cielo e il quadrato come simbolo della terra vivono contemporaneamente nella nostra realtà. Il pensiero è spirito condensato. | |
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Alessia Delvecchio 11.Aeternitas, video art, formato HD 1080p, 4 minuti, mp4, su USB flash drive, 2023. Edizione Limitata di 10. Sinossi E’ l’alba, il sole sorge e compie il suo tragitto sulla volta celeste sino al tramonto. Sullo sfondo una striscia di terra su cui si erge in lontananza un archetipo, un essere-pensiero. In primo piano una distesa d’acqua. A mezzogiorno un archetipo sorge lentamente dalle acque e proprio quando il sole è tramontato, l’essere-pensiero è nato. L’eternità è fissa sullo sfondo, solo il tempo, segnato dallo scorrere del sole sull’orizzonte, permette ai pensieri di poter sorgere e incarnarsi. La contrapposizione tra fissità e movimento, l’assenza di tempo e il tempo danno origine all’armonia del creato. | |
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