Alessia Delvecchio, "She's not a Barbie"
computer art, stampa su gatorfoam,100x100 cm, 2014
"I Ritratti dell'Inconscio" si ampliano con un'icona del pop per eccellenza, la bambola Barbie, già ritratta da numerosi artisti, qui offre lo spunto per un'indagine introspettiva. "Ceci n'est pas une Barbie", citazione presa in prestito dal surrealismo, diventa una frase che identifica il suo "non essere" in realtà una Barbie, quindi chi sarà? Semplice, non è la bambola americana realizzata in serie ma una sua "imitazione", uscita nel 1978. Ciò non la rende unica per questo, ma la sua unicità sta nel restauro dato dall'artista e nell'averla ritratta in questo modo. Gli oggetti assumono, durante la loro trasformazione, il carattere di chi li ripara, similarmente al processo artistico, diventando opere d'arte. Il tema della bambola in ogni caso porta a riflettere sul suo ruolo all'interno della comunità, il rapporto che lega la bambola (la pupa o pupilla, quindi la piccola anima) col bambino. Questi infatti sin da piccolo impara a trasferire l'immagine della sua anima in questo simulacro instaurandovi un forte legame.
