Sunday, 27 November 2005

I Volti dell'Amore


I Volti dell'Amore

Solitudine, seduzione, coscienza, destino, cura, eros, amore ecco "i volti dell'amore" l'ultimo lavoro del gruppo Archetipo. Sette atti per scandire un percorso di trasformazione interiore attraverso i molteplici mezzi dell'arte: musica, pittura, poesia, teatro e video si contaminano per raccontare "I volti dell'amore". Espressioni artistiche che si intrecciano senza dare priorità all'una o l'altra così la musica si completa nella poesia e la poesianell'immagine visiva e nei movimenti del corpo; si perché per I Volti dell'Amore abbiamo in programma anche una coreografia spiega Nicola Rosti che insieme ad Alessia Delvecchio ha fondato nel 2001 il gruppo Archetipo. Lui compositore e poeta, lei pittrice, pc-animator, web-master. Dal 2003 si aggiunge al gruppo un nuovo componente, il batterista e percussionista Samuele Albani. I volti dell'amore è solo l'ultimo progetto di un gruppo che ama lavorare sull'essenza ecco come si raccontano sul loro sito web(www.archetipo.cjb.net)
"Archetipo è un'Idea, che nasce dalla ricerca del musicista Nicola Rosti e della pittrice Alessia Delvecchio.
L'intento è quello di voler affrontare, attraverso la comunione delle Arti, temi da sempre presenti nell'esperienza fisica e sovrasensibile dell'uomo.
Temi che rinnovano il loro "aspetto" col cambiare dei tempi, ma che traggono la loro essenza da realtà spirituali eterne.
Musica, immagini, profumi e giochi di luce, coinvolgono ed attraggono lo spettatore in uno scenario sognante e metafisico, conducendolo lentamente nelle più intime e profonde regioni dell'anima."
Non a caso la loro prima mostra-istallazione aveva come tema i quattro elementi. Candele ad illuminare i quadri in un percorso scandito dalle musiche e dai profumi. Diverso e altrettanto intenso "I volti dell'amore" lavoro che ha partecipato alle selezioni per la biennale dei giovani artisti dell'Europa e del Mediterraneo, ma la ricerca non si ferma qui. In programma la realizzazione di un dvd ispirato a "La favola del serpente verde e della bella Lilia" di Johann W. Goethe e ancora una volta con l'idea di sperimentare un fare arte che unisce musica elettronica, sperimentale, con un genere di pittura realistico-simbolica, a installazione, della performing art, video-animation e delle nuove forme di teatro.

Caterina Morganti 
LA TRIBUNA R.S.M., Recensione, 2004

Tra pop ed elettronica, l'affascinante percorso di Rosti

Giovane musicista di San Marino, colto, preparato e curioso, Nicola Rosti spazia tra vari campi musicali e varie espressioni, ad esempio la video arte e la pittura (esemplare la sua collaborazione con la pittrice Alessia Delvecchio). Ha composto le musiche per l'installazione "I volti dell'amore", che ha poi inserito in questa demo con altro materiale.
La prima parte del dischetto è composta di brani concepiti per l'installazione: come tali hanno poco senso se scissi dal supporto artistico, tuttavia la computer music di Rosti non ha quella freddezza e quel distacco così frequenti in operazioni del genere, la prova è ad es. in "La seduzione". C'è un elemento di sorpresa, mistero, inquietudine, teatralità sofferta, che anima brani come "Il fuoco", "L'amore" e "La coscienza", ci sono raptus improvvisi, mutazioni e svolte che rendono piacevole l'ascolto, con inattesi collegamenti con la kosmischke muzik di area tedesca.
Menzione speciale per "La solitudine" e "La cura", a mio avviso momento di intensa poesia sonora, e "Il destino", un pop elettronico raffinato, in odore di Massive Attack. Gli altri pezzi presenti ricordano l'atteggiamento dei Bluvertigo: è il caso di "Aria", meno affascinante dei precedenti ma efficace e diretta. "Come l'acqua" altro non è che una pop song con tutti i crismi del genere, "New song" è sognante e leggiadra, con un grazioso sviluppo.
Rosti è un musicista intelligente e versatile: da seguire.

Donato Zoppo
MOVIMENTI PROG, Recensione, 2005