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Tuesday, 19 November 2019

SYNTHETIC WORLDS


«10Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: "Perché parli loro in parabole?".
11Egli rispose: "Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. 12Così a chi ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. 13Per questo parlo loro in parabole: perché pur vedendo non vedono, e pur udendo non odono e non comprendono. »
(Matteo 13,10-13)

«10 Then the disciples came and said to him, “Why do you speak to them in parables?” 11 And he answered them, “To you it has been given to know the secrets of the kingdom of heaven, but to them it has not been given. 12 For to the one who has, more will be given, and he will have an abundance, but from the one who has not, even what he has will be taken away. 13 This is why I speak to them in parables, because seeing they do not see, and hearing they do not hear, nor do they understand. »

 (Matthew 13,10-13)


Prefazione
Preface

In questo ciclo di opere sono rappresentati dei mondi alternativi alla realtà, o meglio dei mondi che vogliono rivelare il vero significato delle cose che si nascondono dietro il mondo reale.
Come viene spiegato in Matteo 13,10-13, il Signore ci parla attraverso delle parabole, o metafore, poi sta alla nostra volontà di apprendere e giudicare il riuscire a comprenderle. Molti credono di non poter "dialogare con il divino" e quindi hanno perso la capacità di credere in lui. In realtà Dio parla continuamente con noi, ma oggi molti hanno perso la facoltà di vederlo e di sentirlo. Poter spiegare il modo con cui Egli parla con noi non è semplicissimo. Lo stesso Jung chiama "principio di individuazione", l'Io, associandolo alla figura del Cristo che vive fuori ma anche dentro di noi. Per tale motivo possiamo riconoscere di essere noi stessi esseri divini e quindi di avere la capacità inconscia di parlare con lui. A tale scopo ho suddiviso le opere che ho realizzato in due categorie: First Universe (Primo Universo) e Symbols (Simboli). Nella prima categoria sono racchiuse quelle opere che rappresentano la concezione del creato secondo il pensare filosofico del mondo greco da Pitagora a Platone. Nella seconda categoria invece sono rappresentate le opere che rappresentano quei simboli, quelle metafore in cui sono celati i concetti del mondo spirituale. Gli stessi simboli od archetipi che secondo Jung fanno parte del nostro inconscio collettivo.


In this cycle of works are represented of the worlds alternative to reality, or rather of the worlds that want to reveal the true meaning of the things that hide behind the real world.
As explained in Matthew 13: 10-13, the Lord speaks to us through parables or metaphors, so it is up to our will of learn and to judge the ability to understand them. Many believe they cannot "dialogue with the divine" and therefore have lost the ability to believe in him. In reality God speaks continuously with us, but today many have lost the faculty to see it and to feel it. Being able to explain the way He talks to us is not easy. Jung himself calls "principle of individuation", the Ego, associating it with the figure of Christ who lives outside but also within us. For this reason we can recognize that we ourselves are divine beings and therefore have the unconscious capacity to speak with him. To this end, I divided the artworks I created into two categories: First Universe and Symbols. In the first category are those artworks that represent the conception of the universe according to the philosophical thinking of the Greek world from Pythagoras to Plato. In the second category instead are represented the artworks that represent those symbols, those metaphors in which the concepts of the spiritual world are hidden. The same symbols or archetypes that according to Jung are part of our collective unconscious.


«In prima, che fuoco, terra, acqua, aria, siano corpi, ciò manifesto è ad ogni uomo. E ogni specie di corpo ha profondità; e ogni profondità poi dee avere il piano; e un diritto piano è fatto di triangoli. ...»
«Il triangolo poi da’ due lati uguali generò cosí il quarto corpo: ripetendo sé quattro volte, e i diritti angoli suoi appuntando nel centro, ebbe fatto un tetragono equilatero; e, commessi poi insieme sei cotali tetragoni, fatti sono otto solidi angoli, ciascuno dei quali composto è di tre piani angoli e diritti: e cosí è nata una figura di corpo, che è il cubo, il quale ha sei piane basi tetragone e equilatere. Rimanendo ancora una forma di composizione, che è la quinta, di quella si fu giovato Iddio per lo disegno dell’universo.»

«And now I will explain to you the generation of the world by a method with which your scientific training will have made you familiar. Fire, air, earth, and water are bodies and therefore solids, and solids are contained in planes, and plane rectilinear figures are made up of triangles. ... »
«From the triangle of which the hypotenuse is twice the lesser side the three first regular solids are formed—first, the equilateral pyramid or tetrahedron; secondly, the octahedron; thirdly, the icosahedron; and from the isosceles triangle is formed the cube. And there is a fifth figure, the dodecahedron—this God used as a model for the twelvefold division of the Zodiac.»



First Universe

Il concetto di creazione del mondo ci conduce a far affiorare alla nostra mente l'immagine del gesto creativo di Dio in Genesi o di tutte le immagini che riconducono alla nascita dell'universo che accomunano le varie culture, come il principio del Caos nella Teogonia di Esiodo o l'uovo cosmico nella cosmogonia induista. Queste riportano a qualcosa di indeterminato che col tempo e l'intervento di un Dio ha preso pian piano forma. Similmente alla creazione della pietra filosofale, l'universo ai primordi era qualcosa di oscuro e indeterminato che attraverso vari processi è divenuto quel che è oggi. Si può così concludere che l'opera alchemica ricalca in qualche modo la creazione della grande opera di Dio e questo operare è l'atto della creazione artistica. Nelle opere "Creation of the First Universe", "Liberation I", "Liberation II", "Squish", "Squash", "The Seven Solar Spirits" l'artista ha voluto rappresentare il concetto della creazione del mondo attraverso la lotta tra la luce e la tenebra. Le forme prendono vita dal caos. Ciò che conta nell'opera è il gesto, libero, quasi casuale, come sembra operare Dio.
Le opere che rappresentano i cinque elementi descrivono la concezione del mondo secondo Platone. Per gli antichi greci gli elementi che costituivano il nostro universo erano: Fuoco, Terra, Aria, Acqua e l'Etere. Già percepiti secondo dei solidi perfetti nel mondo greco e poi ripresi da Leonardo nel mondo rinascimentale. I colori usati per fare queste opere sono stati scelti per il loro legame alchemico con gli elementi. In antichità i colori principali erano quattro ed erano legati alle fasi alchemiche: Nigredo, Albedo, Citrinitas, e Rubedo (Il nero, il bianco, il giallo e il rosso). Qui il magenta è il colore usato per il fuoco, il nero è usato per la terra, il giallo per l'aria, il bianco per l'acqua e tutti questi quattro colori sono usati per il quinto elemento, l'etere. Ne "The Five Elements" del filo di cotone colorato è stato cucito a mano su carta.
"Fire-Rubedo", "Earth-Nigredo", "Air-Citrinitas", "Water-Albedo", "5th Element-Aether", sono stati realizzati con il pannolenci applicato su tela, sfruttando una tecnica moderna adoperata nei lavori futuristi di Depero, per rendere queste opere attuali. Le stesse opere sono state realizzate anche in pittura digitale stampate su pannelli in gatorfoam e di ogni elemento è stata realizzata una scultura in legno ricoperta in pannolenci.

The concept of creation of the world bring us to our mind the image of the creative gesture of God in Genesis or of all the images that lead back to the birth of the universe that the various cultures share, like the principle of Chaos in the Theogony of Hesiod or the cosmic egg in the Hindu cosmogony. These lead to something indeterminate that over time and with the intervention of a God has gradually taken shape. Similar to the creation of the philosopher's stone, the universe at the beginning was something obscure and indeterminate that through various processes has become what it is today. It can thus be concluded that the alchemical work somehow follows the creation of the great work of God and this work is the act of artistic creation. In the works "Creation of the First Universe", "Liberation I", "Liberation II", "Squish", "Squash", "The Seven Solar Spirits" the artist wanted to represent the concept of the creation of the world through the struggle between light and darkness. The shapes come to life from chaos. What counts in the artwork is the gesture, free, almost casual, as God seems to work.
The works that represent the five elements describe the concept of the world according to Plato.
For the ancient Greeks the elements that made up our universe were: Fire, Earth, Air, Water and Aether. Already perceived according to perfect solids in the Greek world and then taken up by Leonardo in the Renaissance world. The colours used to make these works were chosen for their alchemical link with the elements. In ancient times there were four main colours and they were related to the alchemical phases: Nigredo, Albedo, Citrinitas, and Rubedo (black, white, yellow and red). Here magenta is the colour used for fire, black is used for the earth, yellow for air, white for water and all these four colours are used for the fifth element, the aether. In "The Five Elements" some coloured cotton thread was hand-sewn on paper. "Fire-Rubedo", "Earth-Nigredo", "Air-Citrinitas", "Water-Albedo", "5th Element-Aether", were made with soft-felt applied on canvas, using a modern technique used in the futurist works of Depero, to make these works current. The same works were also made in digital painting printed on gatorfoam foam board and a wooden sculpture covered in soft-felt was made of each element.


Musica universalis

Tutte le cose che si conoscono hanno numero, poiché senza il numero sarebbe impossibile pensare né conoscere alcunché. Per i pitagorici la natura segue una logica fondamentale, razionale, bella e gli esseri umani creano in accordo con essa, non solo ad un livello intellettuale, scoprendola e comprendendola, ma anche sensibile dove possono percepirla attraverso l'udito nella musica. Quando i pitagorici scoprirono i rapporti matematici alla base dell'armonia musicale, si affermò la convinzione che nei numeri ci fosse un potere, il potere stesso che aveva creato l'universo. I numeri erano la chiave per arrivare al sapere, ad innalzare la propria anima ad un piano più alto di immortalità, fino ad unirsi col divino.
Durante la rivoluzione scientifica furono eseguiti esperimenti per dimostrare i diversi tipi di vibrazione di una superficie meccanica di forma regolare od irregolare da Galileo Galilei e Robert Hooke. Solo nel 1787 furono sistematicamente coltivati e perfezionati da E. F. F. Chladni, in cui ottenne delle figure geometriche che cambiavano a seconda delle vibrazioni esercitate con l'archetto da violino su una superficie cosparsa di sabbia. Nel 1827 fu inventato il Caleidofono da Sir Charles Wheatstone, un congegno formato da un'asticella che viene colpita e toccata con l'archetto da violino per rendere le vibrazioni sonore di un corpo visibili agli occhi unendo gli studi di ottica alla musica. Successivamente, nel 1844, fece seguito l'Armonografo di Hugh Blackburn, uno strumento che utilizza due o tre pendoli per realizzare curve che possono essere messe in relazione con le frequenze delle onde sonore prodotte da strumenti musicali. L'Armonografo a due pendoli traccia le famose figure di Lissajous, che erano immagini proiettate su uno schermo nero, create dalla vibrazione di un diapason colpito da un raggio di luce.
Gli intervalli musicali producono delle vibrazioni che si possono finalmente vedere in figure geometriche che sono l'immagine della perfezione dell'universo così confermando la teoria pitagorica in cui tutto è accordato in modo musicale.
Le opere in cui sono fotografate le biglie "Musica universalis", "Music of the Spheres",  riprendono il concetto di musica universale o musica delle sfere espresso nella filosofia di Pitagora secondo cui l'intero universo è espressione musicale e quindi un sistema complesso di proporzioni numeriche. I corpi celesti si muovono producendo una musica che solo Pitagora riusciva a sentire. Grazie a questa sua dote egli riuscì a concepire matematicamente gli intervalli musicali e a costruire i primi strumenti a corda che introdussero la scala musicale. Questa serie di opere procede assumendo il nome che allude all'indicazione di tempo nella notazione musicale, così avremo "Grave" che si riferisce ad un tempo di esecuzione lento e solenne. "Allegretto" allude ad un tempo fra allegro e moderato. "Larghissimo" si riferisce ad un tempo molto lento. "Lento" allude ad un tempo solenne e lento. "Marcia moderato" si riferisce ad un tempo moderato nella maniera di una marcia.  Il termine "Sol" allude sia alla nota musicale che all'astro solare. Il termine "Vivo" allude all'indicazione di tempo nella notazione musicale che si riferisce ad un tempo piuttosto veloce o veloce. "Vivace" si riferisce ad un tempo leggermente veloce. Infine il titolo "Vivacissimo" si riferisce ad un tempo molto vivo.


All the things that are known have number, because without the number it would be impossible to think or know anything. For the Pythagoreans nature follows a fundamental, rational, beautiful logic and human beings create in accordance with it, not only at an intellectual level, discovering and understanding it, but also sensitive where they can perceive it through hearing in music. When the Pythagoreans discovered the mathematical relationships at the base of musical harmony, the conviction was established that in the number there was a power, the very power that had created the universe. Numbers were the key to getting to know, to raise one's soul to a higher level of immortality, to the point of uniting oneself with the divine.
During the scientific revolution experiments were performed to demonstrate the different types of vibration of a regular or irregular shaped mechanical surface by Galileo Galilei and Robert Hooke. Only in 1787 they were systematically cultivated and perfected by E. F. F. Chladni, in which he obtained geometric figures that changed according to the vibrations exercised with the violin bow on a surface sprinkled with sand. In 1827 the Caleidophone was invented by Sir Charles Wheatstone, a device made up of a rod that is struck and touched with the violin bow to make the sound vibrations of a body visible to the eyes by combining optical studies with music. Later, in 1844, followed the Harmonograph of Hugh Blackburn, an instrument that uses two or three pendulums to make curves that can be related to the frequencies of sound waves produced by musical instruments. The two pendulum harmonograph traces the famous figures of Lissajous, which were images projected on a black screen, created by the vibration of a tuning fork struck by a ray of light.
The musical intervals produce vibrations that can finally be seen in geometric figures that are the image of the perfection of the universe thus confirming the Pythagorean theory in which everything is tuned in a musical way.
The works in which the marbles are photographed titled "Musica universalis" and "Music of the Spheres", take up the concept of universal music or music of the spheres expressed in the philosophy of Pythagoras according to which the whole universe is musical expression and therefore a complex system of numerical proportions. The celestial bodies move producing a music that only Pythagoras could hear. Thanks to this talent he was able to conceive the musical intervals mathematically and to build the first stringed instruments that introduced the musical scale.
This series of works proceeds by assuming the name that alludes to the indication of time in musical notation, so we will have "Grave" refers to a slow and solemn execution tempo.
"Allegretto" alludes to a time between allegro and moderato. "Larghissimo" refers to a very slow time. "Lento" alludes to a solemn and slow tempo. "Marcia moderato" refers to a moderate tempo in the manner of a march. The term "Sol" refers both to the musical note G and to the solar star. The term "Vivo" alludes to the indication of time in musical notation and refers to a rather fast or fast tempo. "Vivace" alludes to a slightly faster tempo. Infine il titolo "Vivacissimo" refers to a very lively tempo.


Il Mondo delle Idee
The Theory of Ideas

Secondo Platone l'idea è qualcosa che si risveglia quando percepiamo gli oggetti sensibili, in essi vive il ricordo delle idee dell'iperuranio, il mondo delle idee. Ogni oggetto sensibile anche il più bello, non coincide mai con l'idea della bellezza nella sua perfezione ed immutabilità. L'idea di bellezza ad esempio è un modello, un archetipo di base che possiamo usare per denominare come belli certi oggetti e non altri. L'idea è un "universale", quindi tutti i casi in cui si reputa bella una cosa sono solo casi particolari, non sono la bellezza. Tutti gli oggetti sensibili sono soggetti a mutamento, al divenire e solo le idee sono sempre se stesse e immutabili. L'idea di per se stessa è autonoma e non necessita di un oggetto sensibile corrispondente per essere pensata.
Le cose imitano le idee, due oggetti si assomigliano perché partecipano della stessa idea. L'idea è il modello, l'archetipo imitato dalle cose per tendere al bene, al loro fine. Anche se esistono tante cose della stessa specie, l'idea di tutte è una sola.
Nelle opere che si ispirano agli archetipi l'artista ha voluto esprimere il concetto di archetipo come principio primo, il primo elemento, il modello preesistente della realtà. Ha creato delle forme concettuali di come immagina gli archetipi in resina colorata ad acrilico e foglia in argento (Archetype I - X) od in oro (Archetype XI-XXII). Fotografandoli in uno spazio irreale ha accentuato il loro luogo metafisico di residenza, dando origine ad un penetrante effetto onirico di chiaroscuro.


According to Plato, the idea is something that awakens when we perceive sensitive objects, in them lives the memory of the ideas of hyperuranium, the world of ideas. Every sensitive object, even the most beautiful, never coincides with the idea of ​​beauty in its perfection and immutability. The idea of ​​beauty, for example, is a model, a basic archetype that we can use to name certain objects as beautiful and not others. The idea is a "universal", so all the cases in which it is considered beautiful one thing are only special cases, they are not the beauty. All sensitive objects are subject to change, to becoming and only ideas are always themselves and immutable. The idea of ​​itself is autonomous and does not require a corresponding sensible object to be conceived. Things imitate ideas, two objects resemble each other because they share the same idea. The idea is the model, the archetype imitated by things to tend to the good, to their purpose. Although there are so many things of the same kind, the idea of ​​all is one.
In the artworks inspired by archetypes, the artist wanted to express the concept of archetype as the first principle, the first element, the pre-existing model of reality. She created some conceptual forms of how she imagines the archetypes in resin painted with acrylic colours and silver leaf (Archetype I - X) or gold leaf (Archetype XI-XXII). Photographing them in an unreal space, she accentuated their metaphysical place of residence, giving rise to a penetrating dreamlike effect of chiaroscuro.

 
The Great Architect

Secondo Platone il padre e la madre del mondo sensibile sono il mondo delle idee e la materia. Le idee si calano nella materia grazie ad un Demiurgo, l'artigiano divino. Egli è colui che contemplando le idee, le usa come modello per plasmare la materia. Il mondo sensibile è un'immagine temporale del mondo delle idee. Plasmando nella materia il Demiurgo arriva a generare tutta la realtà e la prima cosa che crea sono i quattro solidi geometrici fondamentali, i solidi regolari, che realizza partendo da un triangolo rettangolo isoscele. Ricombinando il triangolo egli ottiene il cubo, l'ottaedro, il tetraedro e l'icosaedro che rappresentano i quattro elementi: terra, aria, fuoco, acqua.

According to Plato, the father and mother of the sensible world are the world of ideas and matter. Ideas enter into the matter thanks to a Demiurge, the divine craftsman. He is the one who, contemplating ideas, uses them as a model to mould matter. The sensible world is a temporal image of the world of ideas.
By moulding into matter the Demiurge arrives at generating all reality and the first thing he creates are the four fundamental geometric solids, the regular solids, which he realizes starting from an isosceles right triangle. Recombining the triangle he gets the cube, the octahedron, the tetrahedron and the icosahedron that represent the four elements: earth, air, fire, water.



Sinossi
Synopsis

Un giocoliere, un artista di strada lancia per aria delle palline, è una figura che vediamo spesso, ammiriamo la sua abilità, i movimenti che riesce ad eseguire con precisione. In questo contesto egli diventa l'Architetto e ciò che muove, divengono gli elementi che costituiscono noi e il nostro mondo. Ma come li muove? Essi si muovono in Armonia. Per i Pitagorici i solidi regolari iscrivibili nella sfera erano cinque: il tetraedro, l'esaedro, l'ottaedro, l'icosaedro e il dodecaedro quello più vicino ad una sfera. Secondo Platone ognuno di questi può essere conseguentemente associato ad un elemento della natura: il fuoco, la terra, l'aria, l'acqua e l'etere. Stando al filosofo persino la nostra anima era il risultato della perfetta armonia di questi elementi.
I vari elementi vengono introdotti uno alla volta con un movimento euritmico seguendo l'andamento vocalico: A, E, I, O, U. Accompagnati da vocalizzi intonati sulla scala pentatonica: MI, RE, SI, LA, SOL. Questi suoni primordiali escono fuori dal caos del rumore di fondo.
Nell'azione che precede il finale, l'architetto crea un'armonia di movimenti introducendo tutti gli elementi insieme.
Il suo volto rimane celato, e i fermi immagine in bianco e nero ricordano il mondo in formazione delle idee, mentre il ritorno al colore rappresenta il mondo reale in movimento.
Il principio pitagorico dell'Illimitato e del Limitato si fondono nell'Armonia Universale esemplificando il principio organizzativo primordiale dell'universo. Tutte le cose che si conoscono hanno numero, poiché senza il numero sarebbe impossibile pensare né conoscere alcunché. Perciò per armonia si intendeva la relazione che interviene tra la matematica e la musica. Gli intervalli che furono considerati più armonici erano quelli di ottava, quarta e quinta: 2:1, 3:2, 4:3.
Nell'ultima parte del filmato si mettono in relazione i numeri che formano gli intervalli 1, 2, 3, 4 con la progressione da punto, a linea, a superficie, a solido. Questa progressione simboleggia la nascita del mondo materiale. Il punto muovendosi forma una linea, la linea muovendosi forma una superficie e la superficie muovendosi forma un solido. E' il progetto del mondo in divenire.
In questo caso la successione dei solidi associati agli elementi fuoco, terra, aria, acqua ed etere è rappresentata a ritroso per simulare il mondo delle idee come dal precetto pitagorico e la fine non allude che ad un nuovo ritorno.


A juggler, a street artist who throws and catches a number of balls in the air one after another, is a figure that we often see, we admire his skills, the movements he manages to perform with precision. In this context he becomes the Great Architect and what he moves become the elements that make up us and our world.
But how does he move them? They move in Harmony. For the Pythagoreans the regular solids inscribed in the sphere were five: the tetrahedron, the hexahedron, the octahedron, the icosahedron and the dodecahedron, the one closest to a sphere. According to Plato each of these can be consequently associated with an element of nature: fire, earth, air, water and ether. As reported by the philosopher even our soul was the result of the perfect harmony of these elements.
The various elements are introduced one at a time with a eurhythmic movement following the vocalic progression: A, E, I, O, U. These are accompanied by voiced vocalizations on the pentatonic scale: E (MI), D (RE), B (SI), A (LA), G (SOL). These primordial sounds come out of the chaos of background noise.
In the action that precedes the end, the architect creates a harmony of movements by introducing all the elements together.
His face remains hidden, and still images in black and white recall the world of ideas in formation, while the return to color represents the real world in motion.
The Pythagorean principles of the Unlimited and the Limited merge into the Universal Harmony, exemplifying the primordial organizing principle of the universe. All things that are known are made up of numbers because without numbers it would be impossible to think or know anything. Therefore harmony meant the relationship between mathematics and music. The intervals that were considered more harmonious were those of the eighth, fourth and fifth: 2: 1, 3: 2, 4: 3.
In the last part of the video, the numbers that make the intervals 1, 2, 3, 4 are related to the progression from point to line, to surface, to solid. This progression symbolizes the birth of the material world. The point moves forming a line, the line moves forming a surface and the surface moves forming a solid. It is the project of the world in evolution.
In this case, the sequence of solids associated with the elements of fire, earth, air, water, and ether are represented in reverse order to simulate the world of the ideas as from the Pythagorean precept and the end is none other than a new return.


Symbols

Quando dalle profondità dell’anima
lo Spirito si volge all’essere cosmico
e dalle altezze spaziali fluisce la bellezza,
allora dalle celesti lontananze
la forza di vita penetra nei corpi umani
e con azione potente congiunge
l’entità dello Spirito all’essere umano.

R. Steiner, Il calendario dell'anima


When from the inner Soul-depths
The Spirit turns to Universal Life
And Beauty wells from far off spaces,
Then draws from Heaven's distance
The Life-force into human bodies,
And binds with powerful working
The Spirit's Being with the life of Man.

R. Steiner, Calendar of the soul



Verso il mondo spirituale
Towards the spiritual world

I simboli ci sono stati dati, come viene anche detto nella Bibbia, per stabilire una relazione tra il mondo sensibile e il mondo sovrasensibile. Come viene spiegato dal Cristo ai discepoli, egli si rivolge agli uomini in parabole, cioè attraverso un linguaggio simbolico, perché questi non sono in grado di capirlo altrimenti. Quando Platone nel Menone assegna allo schiavo una dimostrazione di geometria per provare la teoria della reminescenza, l'intero processo assunto diventa un simbolo per esprimere un concetto sovrasensibile. Nel linguaggio artistico il simbolo è intriso nell'opera d'arte che vuole esprimere un concetto sovrasensibile attraverso un'immagine sensibile. In questo caso l'artista vuole anche spiegare che tutto il mondo che ci circonda è un simbolo ed ogni sua parte è essenza spirituale materializzata.
In questa sezione l'artista crea "The first navigation" (La prima navigazione), riferendosi al concetto di Platone che esprime la conoscenza del mondo sensibile. Qui viene rappresentata come una barca che naviga in una tazza di ceramica. La conoscenza del mondo sensibile non è adatta a spiegare i problemi dell'anima, così Platone introduce "la seconda navigazione", "The second navigation", quella portata dal ragionamento che conduce alla conoscenza del mondo soprasensibile. Qui viene rappresentata con una barca in un bicchiere di vetro che "riflette" se stessa nell'acqua. La seconda navigazione è molto più faticosa e impegnativa perché si attua con la forza del puro pensiero.

The symbols have been given to us, as it is also said in the Bible, to establish a relationship between the sensible world and the supersensible world. As Christ explains to the disciples, he addresses himself to men in parables, that is, through a symbolic language, because they are not able to understand him otherwise. When Plato in the Menone assigns to the slave a demonstration of geometry to prove the theory of reminiscence, the entire process assumed becomes a symbol to express a supersensible concept. In artistic language the symbol is inserted in a work of art that wants to express a supersensitive concept through a sensitive image. In this case the artist also wants to explain that the whole world around us is a symbol and every part of it is a materialized spiritual essence. In this section the artist creates "The first navigation", referring to the concept of Plato that expresses the knowledge of the sensible world. Here it is represented as a boat that navigates in a ceramic cup. The knowledge of the sensible world is not suitable to explain the problems of the soul, so Plato introduces "The second navigation", the one brought by the reasoning that leads to the knowledge of the supersensible world. Here it is represented with a boat in a glass that "reflects" itself in the water. The second navigation is much more difficult and demanding because it is carried out with the power of pure thought.


Prigioni dell'anima
Prisons of the soul

Nelle opere successive intitolate "Butterflies" (farfalle) e "Frogs" (rane) l'artista fotografa delle farfalle e delle rane di carta puntate con degli spilli proprio come fa l'entomologo quando crea una catalogazione di insetti. Questi lavori rappresentano la prigione dell'anima umana. La farfalla passa la metà della propria vita come bruco prima di diventare farfalla. La farfalla simboleggia la psiche, l'anima umana. Come l'uomo passa metà della propria vita camminando, così fa il bruco, prima di diventare farfalla e librarsi in volo. Allo stesso modo la rana passa la metà della propria vita come girino prima di diventare rana. Anche l'uomo deve mutare la propria anima per farla diventare come quella di un angelo. All'uomo solitamente non piace il cambiamento, preferisce la stabilità, lo spillo conficcato nell'anima sta a simboleggiare questa mancanza di volontà nel non voler cambiare dell'uomo. Per fare questi lavori è stata raccolta carta di ogni tipo: carta per appunti, di giornale, di fumetti, da pacchi e di volantini pubblicitari. "Prison of the metamorphosis" (La prigione della metamorfosi), "Prison of the soul I", "Prison of the soul II" (La prigione dell'anima I e II) simboleggiano sempre l'anima umana intrappolata nel mondo materiale e la mancanza da parte dell'uomo di volontà nel voler mutare la propria anima per evolversi.

In the artworks entitled "Butterflies" and "Frogs" the artist photographs paper butterflies and paper frogs planted with pins just as the entomologist does when he catalogs insects. These works represent the prison of the human soul. The butterfly passes half of her life as a caterpillar before she becomes a butterfly. The butterfly symbolizes the psyche, the human soul. As a man passes half of his life walking, so does the caterpillar, before becoming a butterfly and hovering in flight. Similarly the frog passes half of its life as a tadpole before it becomes a frog. Man must also change his soul to make it become like an angel. Usually people do not like change, prefer stability, the pin planted in the soul is symbolizing this lack of man's will in not wanting to change. To do this work all kinds of paper were collected: notebooks, newspapers, comics, parcels, flyers, and receipt. "Prison of the metamorphosis", "Prison of the soul I" and "Prison of the soul II" always symbolize the human soul trapped in the material world and the lack of willpower in wanting to change one's soul to evolve.


Il destino dell'umanità
The destiny of humanity

"The Fates", "Lachesis", "Clotho", "Atropos" sono fotografie di lavori a maglia che rappresentano dei simboli antichi. I mestieri che implicano l'arte del filare come l'uncinetto, i lavori a maglia, la tessitura, il telaio e così via, simulano all'atto pratico il volere delle Parche, le tre divinità che nella mitologia antica si occupavano del destino umano. Lachesi è una delle tre parche che si occupava di dispensare i destini degli uomini. Cloto è la tessitrice che si occupava di filare il filo della vita. I destini degli uomini si intrecciano nella vita, ma a volte il filo di una vita può essere tagliato. Atropo era la dea che interveniva a tagliare il filo della vita al momento stabilito. In questo caso il "Triskelion" rappresenta la trinità dell'uomo che è uno ed è trino perché così viene concepito dalla divinità. "Solomon's knot" o nodo di Salomone, rappresenta l'unione dei tre mondi: il mondo spirituale, il giallo; il mondo animico, il blu; il mondo fisico, il rosso. Questi tre mondi costituiscono l'uomo e in questi tre mondi vive l'uomo. Iil "Triquetra", o nodo della trinità, rappresenta la trinità unito al significato di eternità, in quanto questo simbolo non ha inizio e non ha una fine è composto da un tratto continuo.

"The Fates", "Lachesis", "Clotho", "Atropos" are photographs of knitting that represent ancient symbols. The crafts that involve the art of spinning like crochet, knitting, weaving, loom and so on, simulate in practice the will of the Fates, the three deities that in ancient mythology were concerned with human destiny. Lachesis is one of the three Parcae that deals with dispensing the destinies of men. Clotho is the one who spun the thread of life on her spindle. The destinies of men intertwine in life, but sometimes the thread of a life can be cut. Atropos was the goddess who intervened to cut the thread of life at the appointed time. In this case the "Triskelion" represents the trinity of man which is one and is triune because it is thus conceived by the divinity. "Solomon's knot", represents the union of the three worlds: the spiritual world, the yellow; the soul world, the blue; the physical world, the red. These three worlds constitute man and man lives in these three worlds. The "Triquetra" or the trinity knot, represents the trinity united to the meaning of eternity, because this symbol has no beginning and has no end, is composed of a continuous line.


La matematica della natura
The mathematics of nature

Un elastico è capace di assumere l'aspetto di una perfetta curva algebrica. Lo scorrere del tempo e gli elementi possono agire su di un elastico lasciato per terra e ci insegnano che il nostro mondo è governato da un elemento geometrizzante. Una curva che coincide con i suoi estremi è una curva chiusa. In geometria il Limaçon di Pascal è una curva algebrica piana dalla forma simile al guscio di una lumaca.  Questa opera intitolata "Limaçon" apre la serie dedicata all'elemento geometrizzante che pervade il nostro mondo. Tra le curve chiuse più caratteristiche si può trovare la Rodonea di Grandi caratterizzata da una serie di avvolgimenti attorno ad un punto centrale che aumentando creano una forma simile ad una rosa. In questo caso in "Rhodonea" viene rappresentato il trifoglio regolare. La Lemniscàta di Bernoulli è una curva algebrica a forma di otto coricato. In "Lemniscate", questa curva è simile al simbolo dell'infinito.
Un capello è capace di assumere l'aspetto di una perfetta curva algebrica aperta, una curva che non coincide con i suoi estremi. Lo scorrere del tempo e gli elementi possono agire su di un capello lasciato per terra e ci insegnano che il nostro mondo è governato da un elemento geometrizzante.
Le curve sono molto diffuse in natura: molluschi, galassie, piante ecc. In "Curves" si possono vedere vari tipi di curve: a forma di bocca, ipocicloide, a forma di pesce, cerchio di Apollonio. In "Drop of water" la curva quartica piriforme prende il nome dalla sua forma a goccia d'acqua. In "Lituus", viene rappresentato il Lituo che è un tipo di spirale archimedea con equazione polare. Prende il nome dalla forma del manico ricurvo del bastone portato in processione dagli auguri romani.
"Spiral", rappresenta la spirale logaritmica che è molto diffusa in natura: molluschi, galassie, piante ecc. Questo tipo di spirale si differenzia dalle altre perché le distanze fra i bracci aumentano secondo una progressione geometrica.
In questa opera "The Universe of Curves", si possono vedere vari tipi di curve: curva di Laporte, curva di Boddorf, epitrocoide, cardioide, lemniscata di Gerono, astroide.


A rubber band is capable of assuming the appearance of a perfect algebraic curve. The passing of time and the elements can act on a rubber band left on the ground, and teach us that our world is governed by a geometrizing element. A curve that coincides with its extremes is a closed curve. In geometry, a Limaçon of Pascal is a flat algebraic curve shaped like a snail's shell. This artwork entitled "Limaçon" opens the series dedicated to the geometrizing element that pervades our world.
Among the most characteristic closed curves it is possible to find the Rhodonea of ​​Grandi characterized by a sinusoid plotted in polar coordinates which, increasing, creates a shape similar to a rose. In this case "Rhodonea", the regular trifolium is represented. The Lemniscate of Bernoulli  is an algebraic curve has a shape of a lying down eight. In "Lemniscate", this curve is similar to the symbol of infinity.
One hair is capable of assuming the appearance of a perfect open algebraic curve, a curve where the beginning and end points are different. The passing of time and the elements can act on one hair left on the ground, and teach us that our world is governed by a geometrizing element.
A logarithmic spiral often appears in nature: molluscs, galaxies, plants, etc. In
"Curves" you can see various types of curves: mouth, hypocycloid, fish, Apollonius circle.
In "Drop of water" the quartic piriform curve takes its name from its water drop shape.
In "Lituus", a Lituus is represented which is a type of Archimedean spiral with a polar equation.
It takes its name from the shape of the curved handle of the wand carried in procession by the Roman augurs.
"Spiral", represents the logarithmic spiral that is widespread in nature: molluscs, galaxies, plants, etc. In the logarithmic spiral the distances between the turnings of a logarithmic spiral increase in geometric progression.
In this work "The Universe of Curves", you can see various types of curves: curve of Laporte, curve of Boddorf, epitrochoid, cardioid, lemniscate of Gerono, astroid.


La condizione umana
The Human Condition

Con l'espressione Condizione Umana si intende indicare la totalità dell'esperienza di essere umano. L'uomo è l'unica forma vivente in grado di divenire consapevole del suo fluire nel tempo. In questo caso si vuole sottolineare come l'uomo sia un essere nato diviso l'uno dall'altro, espresso dall'essere chiuso in un barattolo di vetro abbellito o meno, perché deve imparare attraverso il sentimento della fratellanza e dell'amore a stare unito agli altri uomini. Di questa serie fanno parte le fotografie stampate su pannello in gatorfoam "The Human Condition I" e "The Human Condition II", dove tanti uomini di diversa etnia sono rinchiusi in tanti vasetti, ognuno diverso dall'altro, a simboleggiare che ogni uomo costruisce la sua prigione più o meno bella nonostante viva vicino agli altri. Da "The Human Condition III" a "The Human Condition XIX" ogni vasetto è stato fotografato singolarmente per esaltare la sensazione di prigionia di ogni uomo.

With the expression Human Condition we mean the totality of the experience of being human. Man is the only living form capable of becoming aware of its flow over time. In this case we want to underline how the man is a born being divided from each other, expressed by being closed in a glass jar embellished or not, because he must learn through the feeling of brotherhood and love to stay united with other men. This series includes photographs printed on a gatorfoam foam board "The Human Condition I" and "The Human Condition II", where many men of different ethnicities are locked in many glass jars, each different from the other, to symbolize that every man builds his prison more or less beautiful despite living close to others. From "The Human Condition III" to "The Human Condition XIX" each glass jar was photographed individually to bring out the feeling of imprisonment of every man.

Mysterium Magnum

Il grande mistero è il titolo di questo video d'arte che interpreta per immagini il mistero dell'interiorità umana che si sente partecipe di tre mondi. Col pensare è legata al cielo, col sentire al mondo dell'anima e con il volere al mondo terreno. La dualità dell'uomo, di essere celeste e terrestre insieme, si fa avanti in tre momenti che rivelano attraverso immagini e suoni la natura del pensiero, del sentimento e della volontà.

The great mystery is the title of this video of art that interprets in images the mystery of human interiority that feels part of three worlds. With thinking it is tied to the sky, with feeling to the world of the soul and with wanting to the earthly world. The duality of man, of being both heavenly and terrestrial, comes forward in three moments which reveal through images and sounds the nature of thought, feeling and will.


Sinossi
Synopsis

L'aprire gli occhi è uno "svegliarsi", simboleggia la presa di coscienza, l'artista riconosce in sé "il grande mistero" il mysterium magnum, ossia l'essere trino e uno insieme. Secondo le antiche conoscenze della tradizione esoterica l'uomo contiene in sé la forma divina e per tale motivo è costituito da tre principi che lo definiscono.
Nella prima parte del filmato la Testa che metamorfosa simboleggia la volta celeste che costituisce il centro del pensare, la Cassa toracica diventa il plesso solare che è il mezzo del sentire, infine gli Arti che muovono sulla terra rappresentano il volere. Difatti il corpo fisico si dissolve man mano, torna scheletro e si libera nella sua vera essenza: spirito, anima e corpo vitale.
La prima fase è sottolineata da un elemento acustico che calca questa suddivisione in IAO. Le tre vocali hanno molteplici significati. L'antico nome o il nome misterioso di Dio dato dai padri gnostici alessandrini, era IAO. Nella Pistis Sophia il nome di Dio viene spiegato come contenente tutta la cosmogonia: dalla I tutto scaturì, la A indica il suo ritorno, la O sarà il suo compimento. E' inevitabile anche una corrispondenza alchemica tra le tre vocali e gli elementi del Sale, Mercurio e dello Zolfo che riconducono come sempre al processo che origina la pietra filosofale.
La seconda parte del video è anch'essa tripartita. In principio appaiono su sfondo nero delle sfere di vetro, le biglie con cui giuocano i bambini. La loro immagine si materializza lentamente dal piano metafisico a quello fisico. Quando fissiamo un oggetto per qualche secondo e poi volgiamo lo sguardo altrove ne vediamo l'immagine luminosa permanere nella nostra retina. Tale immagine non ricalca quella reale ma ne è l'esatto contrario, ne è l'immagine complementare. Su questa esperienza si basa tutta la scienza riferita alla teoria dei colori. Se per taluni questo "mondo luminoso" che appare si può spiegare con esperimenti scientifici, per altri non è altro che la sottile percezione di un mondo vitale dove le forme spirituali vengono create e mutate di continuo per poi venir concretizzate nel nostro mondo fisico. Questa parte del video vuole mostrare questo "pensare volitivo" che è in continua mutazione per la realizzazione del mondo fisico.
In riferimento ai suoni che accompagnano le biglie si ha un corrispettivo simbolico nell'immagine data da Pitagora nella sua musica delle sfere celesti, dove il loro movimento produce una sorta di melodia creata da concetti armonici-matematici.
In stop-motion è rappresentata la parte che si riferisce all'anima, la farfalla che libera di volare viene poi chiusa in un barattolo di vetro. La farfalla, da sempre simbolo della psiche umana è rinchiusa nel corpo fisico. Rappresenta la nostra condizione umana, dove solo col disfacimento del corpo fisico essa troverà la libertà.
I suoni che accompagnano questo stato vanno dalla gioia al dolore, dall'immensa felicità alla collera, questa è la dimensione in cui vive la nostra anima. Essa vive nel contrasto tra luce e tenebra e noi siamo gli unici che possiamo diventare l'ago di questa bilancia.
Il finale sempre realizzato in stop-motion in puro stile Dada, è un omaggio giocoso al nostro sommo poeta Dante che cantava: "L'amor che muove il sole e l'altre stelle". Il compimento del disegno divino. L'amore simboleggiato dal cuore-macchina a vapore che si muove nel mondo trascinando legati a sé il Sole e tutti gli astri del cielo. Perché è l'amore il nostro motore ed è quello che ci permette di "muovere" nel mondo e di vivere giorno per giorno questo viaggio meraviglioso.
Il suono della volontà è sottolineato da quello della macchina a vapore che si muove grazie al prezioso liquido che proviene dal cuore.
  

The opening of the eyes is an "awakening", symbolizing the awareness, the artist recognizes inside herself "the great mystery" the mysterium magnum, that is being the triune and one. According to ancient knowledge of esoteric tradition, man contains within himself the divine form and for this reason is made up of three principles that define him.
In the first part of the video the transformed Head symbolizes the celestial vault which constitutes the center of thought, the Thorax becomes the solar plexus which is the means of the feeling, and finally the Limbs that move on the earth represent the will. Indeed, the physical body gradually dissolves, becomes a skeleton and frees itself into its true essence: spirit, soul and vital body.
The first phase is underlined by an acoustic element that highlights this division into IAO. The three vowels have multiple meanings. The ancient or mysterious name of God given by the Alexandrian Gnostic fathers, was IAO. In the Pistis Sophia the name of God is explained as containing all the cosmogony: from I all originated, A indicates his return, O will be his fulfillment. An alchemic correspondence between the three vowels and the elements of Sale, Mercury and Sulfur is also inevitable, which as always lead back to the process that gives rise to the Philosopher's Stone.
The second part of the video is also divided into three parts. In the beginning some glass balls appear on a black background, these are the balls with which the children play. Their image slowly materializes from the metaphysical to the physical plane. When we stare at an object for a few seconds and then turn our gaze elsewhere we see its bright image stay on our retina. This image does not follow the real one but it is its exact opposite, its the complementary image. The whole science related to colour theory is based on this experience. If for some people this "bright world" appearances can be explained by scientific experiments, for others it is nothing other than the subtle perception of a vital world where the spiritual forms are constantly created and changed to then become concrete in our physical world. This part of the video wants to show this "strong thinking" that is constantly changing for the realization of the physical world.
In reference to the sounds that accompany the glass balls there is a symbolic equivalent in the image given by Pythagoras in his music of the celestial spheres, where their movement produces a sort of melody created by harmonic-mathematical concepts.
In the stop-motion animation the part that refers to the soul is represented, the butterfly that, once free to fly, will be closed in a glass jar. The butterfly, which has always been a symbol of the human psyche, is enclosed in the physical body. It represents our human condition where, only with the decay of the physical body, it will find freedom.
The sounds that accompany this state range from joy to pain, from immense happiness to anger, this is the dimension in which our soul lives. It lives in the contrast between light and darkness and we are the only ones able to tip the balance towards one or the other.
The ending, still realized as a stop-motion animation, in pure Dada style, is a playful tribute to our great poet Dante who sang: "The love that moves the sun and the other stars". The fulfillment of the divine plan. Love symbolized by the steam machine, in the shape of a heart, which moves around the world, dragging the sun and all the stars of the sky. Because love is our driving force and it is what allows us to "move" in the world and to live this wonderful journey day by day.
The sound of the will is underlined by that of the steam machine that moves thanks to the precious liquid that comes from the heart.


Laudato sie, mi Signore cum tucte le Tue creature,
spetialmente messor lo frate Sole,
lo qual è iorno, et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
de Te, Altissimo, porta significatione.

Laudato si, mi Signore, per sora Luna e le stelle:
in celu l'ài formate clarite et pretiose et belle.

Laudato si, mi Signore, per frate Uento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale, a le Tue creature dài sustentamento.

Laudato si, mi Signore, per sor'Acqua,
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.

Laudato si, mi Signore, per frate Focu,
per lo quale ennallumini la nocte:
ed ello è bello et iucundo et robustoso et forte.

Laudato si, mi Signore, per sora nostra matre Terra,
la quale ne sustenta et gouerna,
et produce diuersi fructi con coloriti fior et herba.

Francesco, Cantico delle Creature


Be praised, my Lord, through all your creatures,
especially through my lord Brother Sun,
who brings the day; and you give light through him.
And he is beautiful and radiant in all his splendour!
Of you, Most High, he bears the likeness.

Praised be You, my Lord, through Sister Moon
and the stars, in heaven you formed them
clear and precious and beautiful.

Praised be You, my Lord, through Brother Wind,
and through the air, cloudy and serene,
and every kind of weather through which
You give sustenance to Your creatures.

Praised be You, my Lord, through Sister Water,
which is very useful and humble and precious and chaste.

Praised be You, my Lord, through Brother Fire,
through whom you light the night and he is beautiful
and playful and robust and strong.

Praised be You, my Lord, through Sister Mother Earth,
who sustains us and governs us and who produces
varied fruits with coloured flowers and herbs.

Francis, Canticle of the Sun



ALESSIA DELVECCHIO