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Monday, 9 May 2016

ALBRECHT'S DRESS



Alessia Delvecchio "Albrecht's dress"
computer art, print on gatorfoam, 100x100 cm, 2016

L'Autoritratto con pelliccia di Albrecht Dürer (Self-Portrait at Twenty-Eight Years Old Wearing a Coat with Fur Collar) è datato 1500,  il cui anno è scritto dall'artista in alto a sinistra sopra le proprie iniziali. A destra invece reca l'iscrizione che in italiano dice: "Io Albrecht Dürer di Norimberga, all'età di ventotto anni, con colori eterni ho creato me stesso a mia immagine". Questo è il suo ultimo autoritratto e adottò nella costruzione della tavola una posizione rigidamente frontale, secondo uno schema utilizzato nel Medioevo per l'immagine di Cristo. Il Rinascimento fu l'epoca principe in cui l'artista si sentì finalmente conscio di se stesso, uomo al centro dell'universo. Perciò Cristo come incarnazione dell'Io sono, si adattava perfettamente all'affermazione del proprio Io da parte dell'artista. L'opera qui rappresentata ritrae l'abito che l'artista portava in quel ritratto del 1500. Al lato sinistro porta la scritta 2016, anno in cui è stata eseguita l'opera con sotto le iniziali dell'artista, che coincidono. Sul lato destro l'iscrizione si trasforma in: "Alessia Delvecchio of Ariminum portrayed Albrecht Dürer's dress, when he was twenty-eight years old". 





Tuesday, 5 November 2013

I Ritratti dell'Inconscio





"Autoritratto"
computer art, stampa su gatorfoam,100x100 cm, 2013 

Il nuovo ciclo di opere a cui sto lavorando comprende "I Ritratti dell'Inconscio", una sorta di immagine introspettiva di quello che ognuno di noi rinchiude in sé, le proprie paure, angosce, debolezze che difficilmente ammettiamo d’avere o per paura o per orgoglio e che solitamente galleggiano in sospeso, assopite. Un giorno, per una causa banale, per un litigio con qualcuno, o semplicemente perché ci troviamo a riflettere su noi stessi in un momento rubato alla vita che ci circonda, questo mondo sotterraneo che abbiamo tenuto lì come congelato nel tempo, riemerge. Una volta fuori può crearci grandi turbamenti oppure se ci pensiamo bene il riconoscimento di questo lato del nostro essere che abitualmente preferiamo nascondere per comodità, quasi per pigrizia nei confronti della nostra volontà di pensare, ci può aiutare enormemente nella nostra crescita come uomini.