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Monday, 7 March 2016

JESUS CHRIST'S DRESS




Alessia Delvecchio "Jesus Christ's dress"
computer art, print on gatorfoam, 100x100 cm, 2016

Con Gesù si conclude la linea temporale maschile che da Adamo va al Cristo. Come da Eva si è giunti a Maria nella linea femminile che simboleggia l'anima umana, nel secondo Adamo, il Cristo, si compie il destino del mondo. Liberando l'uomo dal peccato originale, il Cristo diventa il portatore dell'Io umano che supera se stesso e diventa uomo-spirito. Nel dipinto sono evidenziati i suoi attributi principali, come Alpha e Omega, essere contemporaneamente l'inizio e la fine, colui che da Dio si è sacrificato entrando in corpo umano, l'agnello, la croce, la colomba dello spirito santo, la coppa, il pane, il libro: "Io sono la luce del mondo. Chi segue me non cammina nelle tenebre ma avrà la luce della vita".



Monday, 8 February 2016

JOSEPH'S DRESS



Alessia Delvecchio "Joseph's dress"
computer art, print on gatorfoam, 100x100 cm, 2016

Gli attributi principali di Giuseppe sono il bastone, che fiorì con il giglio, simbolo della Vergine, proprio quando fu scelto come sposo di Maria e la squadra del falegname. 



Tuesday, 12 January 2016

MARY'S DRESS



Alessia Delvecchio "Mary's dress"
computer art, print on gatorfoam, 100x100 cm, 2015

Da Eva a Maria, l'archetipo della Madre, colei che ha generato il figlio che toglierà all'uomo il peccato originale, viene qui rappresentato nella figura della Vergine, con i suoi attributi principali.

La civiltà romana e la sua cultura succedono a quelle ellenistiche. Per molto tempo l'arte romana appare imbevuta di elementi etruschi, nonostante i loro contatti con il mondo ellenistico. Gli abiti erano di linea morbida e sinuosa, semplici e solenni nella sobrietà della linea per la finezza dei tessuti e per l'abbondanza dei panneggi. L'uomo indossava la toga, il tipico mantello romano che rappresentava un segno di distinzione. Sotto la toga portava una tunica a maniche corte. La donna indossava un mantello di lana chiamato palla che veniva drappeggiato sopra la tunica. Detta stola, la tunica veniva portata anche da sola e completata da uno scialle, il flammeum, con largo bordo colorato che a volte assumeva l'apparenza di una sottoveste. Gli uomini avevano i capelli corti divisi in ciocche, le donne chiome raccolte in chignon arricciate alla fronte e alle tempie. Col disgregamento dell'ordinamento civile e politico di Roma si affermò il cristianesimo che darà vita ad una nuova forma d'arte che si imporrà successivamente, l'arte Bizantina. Durante questa transizione gli abiti erano più lineari e influenzati dall'oriente. La veste dalle maniche ampie chiamata dalmatica era semplice e comoda e prenderà piede dopo il 450. La toga si restrinse nel volume e si affermò la clamide, un mantello più pratico che si allacciava alla spalla destra. Più tuniche venivano indossate una sopra l'altra a seconda della stagione. La tunica femminile era indossata sopra una sottoveste a maniche lunghe. I militari vestivano una tunica corta ed un mantello color porpora detto paludamentum. Le influenze orientali portarono ad indossare massicce collane, vistosi orecchini, alte acconciature a forma di tiara, gioielli in grani d'oro, paste vitree colorate, cristalli d'ambra e altri materiali preziosi.