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Wednesday 3 August 2016

JOHANN WOLFGANG VON GOETHE'S DRESS



Alessia Delvecchio "Johann Wolfgang von Goethe's dress"
computer art, print on gatorfoam, 100x100 cm, 2016


Goethe fu definito uno dei più grandi letterati tedeschi e l'ultimo uomo universale a camminare sulla terra. Conosciuto maggiormente come scrittore, poeta, drammaturgo e scienziato è il rappresentante del panorama europeo durante il periodo neoclassico. Egli si interessò anche di teologia, filosofia, pittura, musica e di tutte le altre arti. Goethe fu l'originario inventore del concetto di Weltliteratur letteratura mondiale, derivato dalla sua approfondita conoscenza e ammirazione per molti capisaldi di diverse realtà culturali nazionali: inglese, francese, italiana, greca, persiana e araba. Ebbe grande influenza anche sul pensiero filosofico del tempo, in particolare sulla speculazione di Hegel, Schelling, e successivamente di Nietzsche. Come filosofo e scrittore fu una delle figure chiave della transizione dall'Illuminismo al Romanticismo.

Durante il neoclassicismo la moda maschile tende sempre di più al rigore e alla semplificazione. Si afferma in forma semplificata una versione dell'abito del "gentiluomo inglese di campagna": cappello a cilindro, cravatta più piccola, gilet leggermente più lungo, giacca tipo redingote o spencer con i risvolti di medie dimensioni, pantaloni indossati sopra calze bianche e scarpe in cuoio.

Monday 18 July 2016

ANNE'S DRESS




Alessia Delvecchio "Anne's dress"
computer art, print on gatorfoam, 100x100 cm, 2016

Anne di Austria o Anna Maria Maurizia d'Asburgo 1601-1666 moglie di Luigi XIII di Francia e madre di Luigi XIV di Borbone detto anche il Re Sole che regnò in pieno periodo barocco, dal 1661 al 1715. Resse il trono per il figlio quando il marito morì fino al 1651.

Monday 6 June 2016

LOUIS XIV'S DRESS



Alessia Delvecchio "Louis XIV's dress"
computer art, print on gatorfoam, 100x100 cm, 2016

Luigi XIV di Borbone detto anche il Re Sole regnò in pieno periodo barocco, dal 1661 al 1715. Il barocco è un termine portoghese che significa perla irregolare e indica tutto ciò che mostra un gusto per uno stile bizzarro, che desti stupore e meraviglia, eccesso e apparenza. Parigi grazie a Luigi XIV diventa il centro universale della bellezza e del buon gusto. Questo stile caratterizzò tutti gli ambiti artistici e il Re amava curare il proprio corpo nella scelta degli abiti e degli ornamenti, tanto che anche coloro che lo circondavano dovevano indossare abiti che fossero alla sua altezza. Alte parrucche, finti nei, e scarpe con tacchi altissimi tinti di rosso. Anche gli uomini iniziarono ad indossare abiti sempre più elaborati e ricchi di pizzi, nastri e merletti. Qui è rappresentato come una divinità romana, con gli attributi del Dio Sole in pieno sfarzo barocco.


Monday 9 May 2016

ALBRECHT'S DRESS



Alessia Delvecchio "Albrecht's dress"
computer art, print on gatorfoam, 100x100 cm, 2016

L'Autoritratto con pelliccia di Albrecht Dürer (Self-Portrait at Twenty-Eight Years Old Wearing a Coat with Fur Collar) è datato 1500,  il cui anno è scritto dall'artista in alto a sinistra sopra le proprie iniziali. A destra invece reca l'iscrizione che in italiano dice: "Io Albrecht Dürer di Norimberga, all'età di ventotto anni, con colori eterni ho creato me stesso a mia immagine". Questo è il suo ultimo autoritratto e adottò nella costruzione della tavola una posizione rigidamente frontale, secondo uno schema utilizzato nel Medioevo per l'immagine di Cristo. Il Rinascimento fu l'epoca principe in cui l'artista si sentì finalmente conscio di se stesso, uomo al centro dell'universo. Perciò Cristo come incarnazione dell'Io sono, si adattava perfettamente all'affermazione del proprio Io da parte dell'artista. L'opera qui rappresentata ritrae l'abito che l'artista portava in quel ritratto del 1500. Al lato sinistro porta la scritta 2016, anno in cui è stata eseguita l'opera con sotto le iniziali dell'artista, che coincidono. Sul lato destro l'iscrizione si trasforma in: "Alessia Delvecchio of Ariminum portrayed Albrecht Dürer's dress, when he was twenty-eight years old". 





Monday 7 March 2016

JESUS CHRIST'S DRESS




Alessia Delvecchio "Jesus Christ's dress"
computer art, print on gatorfoam, 100x100 cm, 2016

Con Gesù si conclude la linea temporale maschile che da Adamo va al Cristo. Come da Eva si è giunti a Maria nella linea femminile che simboleggia l'anima umana, nel secondo Adamo, il Cristo, si compie il destino del mondo. Liberando l'uomo dal peccato originale, il Cristo diventa il portatore dell'Io umano che supera se stesso e diventa uomo-spirito. Nel dipinto sono evidenziati i suoi attributi principali, come Alpha e Omega, essere contemporaneamente l'inizio e la fine, colui che da Dio si è sacrificato entrando in corpo umano, l'agnello, la croce, la colomba dello spirito santo, la coppa, il pane, il libro: "Io sono la luce del mondo. Chi segue me non cammina nelle tenebre ma avrà la luce della vita".



Monday 8 February 2016

JOSEPH'S DRESS



Alessia Delvecchio "Joseph's dress"
computer art, print on gatorfoam, 100x100 cm, 2016

Gli attributi principali di Giuseppe sono il bastone, che fiorì con il giglio, simbolo della Vergine, proprio quando fu scelto come sposo di Maria e la squadra del falegname. 



Tuesday 12 January 2016

MARY'S DRESS



Alessia Delvecchio "Mary's dress"
computer art, print on gatorfoam, 100x100 cm, 2015

Da Eva a Maria, l'archetipo della Madre, colei che ha generato il figlio che toglierà all'uomo il peccato originale, viene qui rappresentato nella figura della Vergine, con i suoi attributi principali.

La civiltà romana e la sua cultura succedono a quelle ellenistiche. Per molto tempo l'arte romana appare imbevuta di elementi etruschi, nonostante i loro contatti con il mondo ellenistico. Gli abiti erano di linea morbida e sinuosa, semplici e solenni nella sobrietà della linea per la finezza dei tessuti e per l'abbondanza dei panneggi. L'uomo indossava la toga, il tipico mantello romano che rappresentava un segno di distinzione. Sotto la toga portava una tunica a maniche corte. La donna indossava un mantello di lana chiamato palla che veniva drappeggiato sopra la tunica. Detta stola, la tunica veniva portata anche da sola e completata da uno scialle, il flammeum, con largo bordo colorato che a volte assumeva l'apparenza di una sottoveste. Gli uomini avevano i capelli corti divisi in ciocche, le donne chiome raccolte in chignon arricciate alla fronte e alle tempie. Col disgregamento dell'ordinamento civile e politico di Roma si affermò il cristianesimo che darà vita ad una nuova forma d'arte che si imporrà successivamente, l'arte Bizantina. Durante questa transizione gli abiti erano più lineari e influenzati dall'oriente. La veste dalle maniche ampie chiamata dalmatica era semplice e comoda e prenderà piede dopo il 450. La toga si restrinse nel volume e si affermò la clamide, un mantello più pratico che si allacciava alla spalla destra. Più tuniche venivano indossate una sopra l'altra a seconda della stagione. La tunica femminile era indossata sopra una sottoveste a maniche lunghe. I militari vestivano una tunica corta ed un mantello color porpora detto paludamentum. Le influenze orientali portarono ad indossare massicce collane, vistosi orecchini, alte acconciature a forma di tiara, gioielli in grani d'oro, paste vitree colorate, cristalli d'ambra e altri materiali preziosi.