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Monday, 19 September 2022

Carnelian

 

Alessia Delvecchio
"Carnelian”,
digital painting print on gatorfoam 
(1/50) 100x140x2cm, 2022

In "Carnelian", la cui traduzione è Corniola, viene rappresentato il minerale in primo piano con incisa la runa Thurisaz, la cui capacità è di difenderci e proteggerci, ci invita alla calma e alla riflessione. La Corniola è indicata come sesta pietra di fondazione delle mura della Città Santa nell’apocalisse di Giovanni e indica l’apostolo Tommaso. Accanto alla pietra vi sono rappresentati alcuni attributi dell’apostolo, la squadra, il libro e la lancia. La pietra poggia sopra un tappeto Palas, del Tajikestan del XIX secolo. Il tappeto è un omaggio al divino e per sua natura crea un’atmosfera mistica, ad ogni nodo intrecciato è legato il pensiero di chi lo ha lavorato dedicandovi ore della propria vita. Su di un tappeto persiano è stato scritto: “Hanno filato la sua trama col filo dell’anima”. Questo lavoro appartiene alla serie intitolata "Way back into Soul", in cui sono rappresentati antichi miti in chiave moderna.


In “Carnelian", the mineral is represented in the foreground engraved with the Thurisaz rune, it has the ability to defend and protect us, it invites us to calm and reflect. Carnelian is indicated as the sixth foundation stone of the walls of the Holy City in the apocalypse of John and indicates the apostle Thomas. Next to the stone there are represented some attributes of the apostle, the square, the book and the spear. The stone rests on a Palas carpet from 19th century Tajikistan. The carpet is a tribute to the divine and by its nature creates a mystical atmosphere, the thoughts of those who worked on it are linked to each intertwined knot, dedicating hours of their lives to it. On a Persian carpet it was written: "They spun its weft with the thread of the soul". This work belongs to a series entitled "Way back into Soul", in which ancient myths are represented in a modern way.


Saturday, 23 April 2022

Chalcedony

 

chalcedony

Alessia Delvecchio
"Chalcedony”,
digital painting print on gatorfoam 
(1/50) 100x140x2cm, 2022

In "Chalcedony", la cui traduzione è Calcedonio, della varietà azzurra, viene rappresentato il minerale in primo piano con incisa la runa Mannaz la cui capacità è di aiutare a conoscere se stessi, ispirare la giusta relazione col prossimo e il divino, aiuta la cooperazione tra gli uomini per il bene comune. Il calcedonio è indicato come terza pietra di fondazione delle mura della Città Santa nell’apocalisse di Giovanni. Il calcedonio poggia sopra un tappeto caucasico Mogan, con il gul Memling, mentre sullo sfondo abbiamo un tappeto Bellini, sono chiamati così perché largamente usati dai due pittori nelle loro opere durante il Rinascimento. Il tappeto è un omaggio al divino e per sua natura crea un’atmosfera mistica, ad ogni nodo intrecciato è legato il pensiero di chi lo ha lavorato dedicandovi ore della propria vita. Su di un tappeto persiano è stato scritto: “Hanno filato la sua trama col filo dell’anima”. Questo lavoro appartiene alla serie intitolata "Way back into Soul", in cui sono rappresentati antichi miti in chiave moderna.


In "Chalcedony" of the blue variety, the mineral is represented in the foreground engraved with the Mannaz rune, it has the ability to help to know oneself, to inspire the right relationship with one's neighbor and with the divine, helps cooperation between men to the common good. Chalcedony is indicated as the third foundation stone of the walls of the Holy City in the apocalypse of John. The chalcedony rests on a Caucasian Mogan carpet, with the Memling gul, while in the background there is a Bellini carpet, so called because they were widely used by the two artists in their works during the Renaissance. The carpet is a tribute to the divine and by its nature creates a mystical atmosphere, the thoughts of those who worked on it are linked to each intertwined knot, dedicating hours of their lives to it. On a Persian carpet it was written: "They spun its weft with the thread of the soul". This work belongs to a series entitled "Way back into Soul", in which ancient myths are represented in a modern way.


Sunday, 11 October 2020

Where the world ends

 

Where the world ends , stil life

Alessia Delvecchio

"Where the world ends"

digital painting print on gatorfoam

100x100x2cm, 2020

 

In "Where the world ends", che si può tradurre con "Dove finisce il mondo", viene rappresentato un piatto da frutta con le mele dorate del giardino delle Esperidi. Sono poste al centro di una tavola sopra una tovaglia con motivi di piante Composite e sorvegliate dal fido Ladone. Sullo sfondo un cielo semicoperto da una tenda. Il giardino delle Esperidi si trova su un'isola nelle terre remote al di là di Borea, all'estremo nord, dove si trovano i cardini del mondo e dove termina il giro delle stelle, questo è il mondo degli Iperborei. 

 

In "Where the world ends", a fruit plate with golden apples from the garden of the Hesperides is represented. They are placed in the center of a table on a tablecloth with Composite plants motifs and the faithful Ladone take care of them. In the background a sky half covered by a curtain. The garden of the Hesperides is located on an island in the remote lands beyond Boreas, in the far north, at the ends of the earth and the course of the stars ends there, this is the world of the Hyperboreans.