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Tuesday, 4 July 2023

Chrysoprase

 

chrysoprase

Alessia Delvecchio

"Chrysoprase”,

digital painting print on gatorfoam 

(1/50) 100x140x2cm, 2023

SALE


In "Chrysoprase", la cui traduzione è Crisoprasio, viene rappresentato il minerale in primo piano con incisa la runa Ansuz la cui capacità è di aumentare le abilità comunicative ed espressive. Il Crisoprasio è indicato come decima pietra di fondazione delle mura della Città Santa nell’apocalisse di Giovanni e indica l’apostolo Andrea. La pietra poggia sopra un tappeto kilim Qashqai, del XIX secolo, di Farsi. Il tappeto è un omaggio al divino e per sua natura crea un’atmosfera mistica, ad ogni nodo intrecciato è legato il pensiero di chi lo ha lavorato dedicandovi ore della propria vita. Su di un tappeto persiano è stato scritto: “Hanno filato la sua trama col filo dell’anima”. 

Gli attributi di Andrea sono la croce decussata, i pesci e la rete da pesca, rappresentati nella vetrata che fa da sfondo. Questo lavoro appartiene alla serie intitolata "Way back into Soul", in cui sono rappresentati antichi miti in chiave moderna.


In “Chrysoprase", the mineral is represented in the foreground engraved with the Ansuz rune, whose ability is to increase communication and expressive skills. Chrysoprase is indicated as the tenth foundation stone of the walls of the Holy City in the apocalypse of John and indicates the apostle Andrew. The stone rests on a 19th-century kilim Qashqai carpet from Farsi. The carpet is a tribute to the divine and by its nature creates a mystical atmosphere, the thoughts of those who worked on it are linked to each intertwined knot, dedicating hours of their lives to it. On a Persian carpet it was written: "They spun its weft with the thread of the soul". Andrew's attributes are the diagonal cross, the fish and the fishing net, represented in the stained glass window in the background.This work belongs to a series entitled "Way back into Soul", in which ancient myths are represented in a modern way.


Tuesday, 28 February 2023

Topaz

 

topaz

Alessia Delvecchio

"Topaz”,

digital painting print on gatorfoam 

(1/50) 100x140x2cm, 2023


In "Topaz", la cui traduzione è Topazio, viene rappresentato il minerale in primo piano con incisa la runa Perth la cui capacità è di rigenerazione e di donare entusiasmo. Il Topazio è indicato come nona pietra di fondazione delle mura della Città Santa nell’apocalisse di Giovanni e indica l’apostolo Pietro. La pietra poggia sopra un tappeto pandaghi del XIX secolo, della Georgia. Il tappeto è un omaggio al divino e per sua natura crea un’atmosfera mistica, ad ogni nodo intrecciato è legato il pensiero di chi lo ha lavorato dedicandovi ore della propria vita. Su di un tappeto persiano è stato scritto: “Hanno filato la sua trama col filo dell’anima”. 

Gli attributi di Pietro sono la barca che indica il suo lavoro di pescatore. Le due chiavi del paradiso appese, una d’oro e l’altra in argento, hanno il potere di legare e sciogliere i legami tra cielo e terra. Il gallo simboleggia il suo rinnegamento a Cristo per tre volte. Questo lavoro appartiene alla serie intitolata "Way back into Soul", in cui sono rappresentati antichi miti in chiave moderna.


In “Topaz", the mineral is represented in the foreground engraved with the Perth rune, it has the ability is for regeneration and to give enthusiasm. Topaz is indicated as the ninth foundation stone of the walls of the Holy City in the apocalypse of John and indicates the apostle Peter. The stone rests on a 19th-century pandaghi carpet from Georgia. The carpet is a tribute to the divine and by its nature creates a mystical atmosphere, the thoughts of those who worked on it are linked to each intertwined knot, dedicating hours of their lives to it. On a Persian carpet it was written: "They spun its weft with the thread of the soul". Peter's attributes are the boat that indicates his work as a fisherman. The two hanging keys of heaven, one in gold and the other in silver, have the power to bind and untie the ties between heaven and earth. The rooster symbolizes his denial to Christ three times. This work belongs to a series entitled "Way back into Soul", in which ancient myths are represented in a modern way.


Thursday, 1 December 2022

Beryl

 


Alessia Delvecchio

"Beryl”,

digital painting print on gatorfoam 

(1/50) 100x140x2cm, 2022


In "Beryl", la cui traduzione è Berillo, viene rappresentato il minerale in primo piano con incisa la runa Jera, la cui capacità è di sviluppare la pazienza e di entrare in sintonia con la natura.

Il Berillo è indicata come ottava pietra di fondazione delle mura della Città Santa nell’apocalisse di Giovanni e indica l’apostolo Giuda Iscariota. Accanto alla pietra vi sono rappresentati gli attributi dell’apostolo, il cappio e i trenta denari. La pietra poggia sopra un tappeto Kilim Shahsavan, dell’Azerbaijan, del XIX secolo e ha sullo sfondo una luna piena che si eleva in cielo come simbolo del deperire. Il tappeto è un omaggio al divino e per sua natura crea un’atmosfera mistica, ad ogni nodo intrecciato è legato il pensiero di chi lo ha lavorato dedicandovi ore della propria vita. Su di un tappeto persiano è stato scritto: “Hanno filato la sua trama col filo dell’anima”. Questo lavoro appartiene alla serie intitolata "Way back into Soul", in cui sono rappresentati antichi miti in chiave moderna.


In “Beryl", the mineral is represented in the foreground engraved with the Jera rune, whose ability is to develop patience and to get in tune with nature. 

Beryl is indicated as the eighth foundation stone of the walls of the Holy City in the apocalypse of John and indicates the apostle Judas Iscariot. Next to the stone there are represented the attributes of the apostle, the noose and thirty pieces of silver. The stone rests on a 19th-century Azerbaijani Kilim Shahsavan carpet and has a full moon rising in the sky as a symbol of death in the background. The carpet is a tribute to the divine and by its nature creates a mystical atmosphere, the thoughts of those who worked on it are linked to each intertwined knot, dedicating hours of their lives to it. On a Persian carpet it was written: "They spun its weft with the thread of the soul". This work belongs to a series entitled "Way back into Soul", in which ancient myths are represented in a modern way.


Sunday, 30 October 2022

Chrysolite

 

Alessia Delvecchio
"Chrysolite”,
digital painting print on gatorfoam 
(1/50) 100x140x2cm, 2022

In "Chrysolite", la cui traduzione è Crisolite, viene rappresentato il minerale in primo piano con incisa la runa Jera, la cui capacità è di sviluppare la pazienza e di entrare in sintonia con la natura.

La Crisolite è indicata come settima pietra di fondazione delle mura della Città Santa nell’apocalisse di Giovanni e indica l’apostolo Giovanni. Accanto alla pietra vi sono rappresentati alcuni attributi dell’apostolo, l’acquila e il calice con dentro la serpe. La pietra poggia sopra un tappeto Pandaghi, della Georgia del XIX secolo e ha sullo sfondo un tappeto Ru-farshi del Mazandaran del XX secolo. Il tappeto è un omaggio al divino e per sua natura crea un’atmosfera mistica, ad ogni nodo intrecciato è legato il pensiero di chi lo ha lavorato dedicandovi ore della propria vita. Su di un tappeto persiano è stato scritto: “Hanno filato la sua trama col filo dell’anima”. Questo lavoro appartiene alla serie intitolata "Way back into Soul", in cui sono rappresentati antichi miti in chiave moderna.


In “Chrysolite", the mineral is represented in the foreground engraved with the Jera rune, whose ability is to develop patience and to get in tune with nature. 

Chrysolite is indicated as the septh foundation stone of the walls of the Holy City in the apocalypse of John and indicates the apostle John. Next to the stone there are represented some attributes of the apostle, the eagle and the chalice with the snake inside. The stone rests on a Pandaghi carpet from 19th century Georgia and a 20th century Ru-farshi carpet from Mazandaran in the background. The carpet is a tribute to the divine and by its nature creates a mystical atmosphere, the thoughts of those who worked on it are linked to each intertwined knot, dedicating hours of their lives to it. On a Persian carpet it was written: "They spun its weft with the thread of the soul". This work belongs to a series entitled "Way back into Soul", in which ancient myths are represented in a modern way.

Monday, 19 September 2022

Carnelian

 

Alessia Delvecchio
"Carnelian”,
digital painting print on gatorfoam 
(1/50) 100x140x2cm, 2022

In "Carnelian", la cui traduzione è Corniola, viene rappresentato il minerale in primo piano con incisa la runa Thurisaz, la cui capacità è di difenderci e proteggerci, ci invita alla calma e alla riflessione. La Corniola è indicata come sesta pietra di fondazione delle mura della Città Santa nell’apocalisse di Giovanni e indica l’apostolo Tommaso. Accanto alla pietra vi sono rappresentati alcuni attributi dell’apostolo, la squadra, il libro e la lancia. La pietra poggia sopra un tappeto Palas, del Tajikestan del XIX secolo. Il tappeto è un omaggio al divino e per sua natura crea un’atmosfera mistica, ad ogni nodo intrecciato è legato il pensiero di chi lo ha lavorato dedicandovi ore della propria vita. Su di un tappeto persiano è stato scritto: “Hanno filato la sua trama col filo dell’anima”. Questo lavoro appartiene alla serie intitolata "Way back into Soul", in cui sono rappresentati antichi miti in chiave moderna.


In “Carnelian", the mineral is represented in the foreground engraved with the Thurisaz rune, it has the ability to defend and protect us, it invites us to calm and reflect. Carnelian is indicated as the sixth foundation stone of the walls of the Holy City in the apocalypse of John and indicates the apostle Thomas. Next to the stone there are represented some attributes of the apostle, the square, the book and the spear. The stone rests on a Palas carpet from 19th century Tajikistan. The carpet is a tribute to the divine and by its nature creates a mystical atmosphere, the thoughts of those who worked on it are linked to each intertwined knot, dedicating hours of their lives to it. On a Persian carpet it was written: "They spun its weft with the thread of the soul". This work belongs to a series entitled "Way back into Soul", in which ancient myths are represented in a modern way.


Monday, 30 May 2022

Emerald

 

emerald

Alessia Delvecchio
"Emerald”,
digital painting print on gatorfoam 
(1/50) 100x140x2cm, 2022

In "Emerald", la cui traduzione è Smeraldo, viene rappresentato il minerale in primo piano con incisa la runa Perth la cui capacità è di rigenerazione e di donare entusiasmo. Lo smeraldo è indicato come quarta pietra di fondazione delle mura della Città Santa nell’apocalisse di Giovanni e indica l’apostolo Filippo. Lo smeraldo poggia sopra un tappeto anatolico del xv secolo, con il disegno del Drago e della  Fenice, mentre sullo sfondo è appeso un dodecaedro di cristallo, che simboleggia il cielo stellato. Il tappeto è un omaggio al divino e per sua natura crea un’atmosfera mistica, ad ogni nodo intrecciato è legato il pensiero di chi lo ha lavorato dedicandovi ore della propria vita. Su di un tappeto persiano è stato scritto: “Hanno filato la sua trama col filo dell’anima”. Questo lavoro appartiene alla serie intitolata "Way back into Soul", in cui sono rappresentati antichi miti in chiave moderna.


In “Emerald", the mineral is represented in the foreground engraved with the Perth rune, it has the ability is for regeneration and to give enthusiasm. Emerald is indicated as the fourth foundation stone of the walls of the Holy City in the apocalypse of John and indicates the apostle Philip. The emerald rests on a 15th-century Anatolian carpet with the design of the Dragon and the Phoenix, while in the background hangs a crystal dodecahedron, symbolizing the starry sky. The carpet is a tribute to the divine and by its nature creates a mystical atmosphere, the thoughts of those who worked on it are linked to each intertwined knot, dedicating hours of their lives to it. On a Persian carpet it was written: "They spun its weft with the thread of the soul". This work belongs to a series entitled "Way back into Soul", in which ancient myths are represented in a modern way.


Saturday, 23 April 2022

Chalcedony

 

chalcedony

Alessia Delvecchio
"Chalcedony”,
digital painting print on gatorfoam 
(1/50) 100x140x2cm, 2022

In "Chalcedony", la cui traduzione è Calcedonio, della varietà azzurra, viene rappresentato il minerale in primo piano con incisa la runa Mannaz la cui capacità è di aiutare a conoscere se stessi, ispirare la giusta relazione col prossimo e il divino, aiuta la cooperazione tra gli uomini per il bene comune. Il calcedonio è indicato come terza pietra di fondazione delle mura della Città Santa nell’apocalisse di Giovanni. Il calcedonio poggia sopra un tappeto caucasico Mogan, con il gul Memling, mentre sullo sfondo abbiamo un tappeto Bellini, sono chiamati così perché largamente usati dai due pittori nelle loro opere durante il Rinascimento. Il tappeto è un omaggio al divino e per sua natura crea un’atmosfera mistica, ad ogni nodo intrecciato è legato il pensiero di chi lo ha lavorato dedicandovi ore della propria vita. Su di un tappeto persiano è stato scritto: “Hanno filato la sua trama col filo dell’anima”. Questo lavoro appartiene alla serie intitolata "Way back into Soul", in cui sono rappresentati antichi miti in chiave moderna.


In "Chalcedony" of the blue variety, the mineral is represented in the foreground engraved with the Mannaz rune, it has the ability to help to know oneself, to inspire the right relationship with one's neighbor and with the divine, helps cooperation between men to the common good. Chalcedony is indicated as the third foundation stone of the walls of the Holy City in the apocalypse of John. The chalcedony rests on a Caucasian Mogan carpet, with the Memling gul, while in the background there is a Bellini carpet, so called because they were widely used by the two artists in their works during the Renaissance. The carpet is a tribute to the divine and by its nature creates a mystical atmosphere, the thoughts of those who worked on it are linked to each intertwined knot, dedicating hours of their lives to it. On a Persian carpet it was written: "They spun its weft with the thread of the soul". This work belongs to a series entitled "Way back into Soul", in which ancient myths are represented in a modern way.


Wednesday, 9 March 2022

Sapphire

 

zaffiro

Alessia Delvecchio
"Sapphire”,
digital painting print on gatorfoam 
(1/50) 100x140x2cm, 2022

In "Sapphire", of the blue variety, the mineral is represented in the foreground engraved with the Thurisaz rune, it has the ability to defend and protect us, it invites us to calm and reflect. Sapphire is indicated as the second foundation stone of the walls of the Holy City in the apocalypse of John. The sapphire rests on the Holbein carpet, so called because it was widely used by the painter in his works during the Renaissance. The carpet is a tribute to the divine and by its nature creates a mystical atmosphere, the thoughts of those who worked on it are linked to each intertwined knot, dedicating hours of their lives to it. On a Persian carpet it was written: "They spun its weft with the thread of the soul". The composition rests on a low wall and an intense spiritual energy is released around the stone. This work belongs to a series entitled "Way back into Soul", in which ancient myths are represented in a modern way.


In "Sapphire", la cui traduzione è Zaffiro, della varietà blu, viene rappresentato il minerale in primo piano con incisa la runa Thurisaz la cui capacità è di difenderci e proteggerci, ci invita alla calma e alla riflessione. Lo zaffiro è indicato come seconda pietra di fondazione delle mura della Città Santa nell’apocalisse di Giovanni. Lo zaffiro poggia sopra il tappeto Holbein, chiamato così perché largamente usato dal pittore nelle sue opere durante il Rinascimento. Il tappeto è un omaggio al divino e per sua natura crea un’atmosfera mistica, ad ogni nodo intrecciato è legato il pensiero di chi lo ha lavorato dedicandovi ore della propria vita. Su di un tappeto persiano è stato scritto: “Hanno filato la sua trama col filo dell’anima”. La composizione poggia su di un muretto e intorno alla pietra si sprigiona una intensa energia spirituale. Questo lavoro appartiene alla serie intitolata "Way back into Soul", in cui sono rappresentati antichi miti in chiave moderna.



Wednesday, 23 February 2022

Jasper

 

jasper

Alessia Delvecchio
"Jasper”,
digital painting print on gatorfoam 
(1/50) 100x140x2cm, 2022

In "Jasper", of the red variety, the mineral is represented in the foreground engraved with the Sowelu rune, whose ability is to support will and spiritual research, it helps to achieve a purpose. Jasper is indicated as the first foundation stone of the walls of the holy city in the apocalypse of John. The Jasper rests on the Ghirlandaio carpet, so called because it was widely used by the painter in his works during the Renaissance. The carpet is a tribute to the divine and by its nature creates a mystical atmosphere, the thoughts of those who worked on it are linked to each intertwined knot, dedicating hours of their lives to it. On a Persian carpet it was written: "They spun its weft with the thread of the soul". The composition stands out against a sky, which is itself the symbol of the human soul. This work belongs to a series entitled "Way back into Soul", in which ancient myths are represented in a modern way. 

In "Jasper", la cui traduzione è Diaspro, della varietà rossa, viene rappresentato il minerale in primo piano con incisa la runa Sowelu, la cui capacità è di sostenere la volontà e la ricerca spirituale, aiuta a raggiungere un obiettivo. Il diaspro è indicata come prima pietra di fondazione delle mura della città santa nell’apocalisse di Giovanni. Il diaspro poggia sopra il tappeto Ghirlandaio, chiamato così perché largamente usato dal pittore nelle sue opere durante il Rinascimento. Il tappeto è un omaggio al divino e per sua natura crea un’atmosfera mistica, ad ogni nodo intrecciato è legato il pensiero di chi lo ha lavorato dedicandovi ore della propria vita. Su di un tappeto persiano è stato scritto: “Hanno filato la sua trama col filo dell’anima”. La composizione si staglia su di un cielo, che è esso stesso il simbolo dell’anima umana. Questo lavoro appartiene alla serie intitolata "Way back into Soul", in cui sono rappresentati antichi miti in chiave moderna.