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Thursday, 12 June 2025

Jacinth

 



Alessia Delvecchio

"Jacinth”,

digital painting print on gatorfoam 

(1/50) 100x140x2cm, 2025

SALE


In "Jacinth", la cui traduzione è Giacinto, viene rappresentato il minerale in primo piano con incisa la runa Jera che rappresenta i cicli naturali, l'eterno ritorno. Il Giacinto è indicato come undicesima pietra di fondazione delle mura della Città Santa nell’apocalisse di Giovanni e indica l’apostolo Giacomo il minore. La pietra poggia sopra un tappeto cinese del XIX secolo, con ricorrente motivo della nuvola. Il tappeto è un omaggio al divino e per sua natura crea un’atmosfera mistica, ad ogni nodo intrecciato è legato il pensiero di chi lo ha lavorato dedicandovi ore della propria vita. Su di un tappeto persiano è stato scritto: “Hanno filato la sua trama col filo dell’anima”. 

Gli attributi di Giacomo il minore sono legati al segno dell’acquario, alla protezione dei viandanti e al tempo meteorologico. Questo lavoro appartiene alla serie intitolata "Way back into Soul", in cui sono rappresentati antichi miti in chiave moderna.


In “Jacinth", the mineral is represented in the foreground engraved with the Jera rune, which represents natural cycles, the eternal return. Jacinth is indicated as the eleventh foundation stone of the walls of the Holy City in the apocalypse of John and indicates the apostle James the Less. The stone rests on a 19th-century Chinese carpet, with a recurring cloud motif. The carpet is a tribute to the divine and by its nature creates a mystical atmosphere, the thoughts of those who worked on it are linked to each intertwined knot, dedicating hours of their lives to it. On a Persian carpet it was written: "They spun its weft with the thread of the soul". The attributes of James the Less are linked to the sign of Aquarius, the protection of wayfarers and the weather. This work belongs to a series entitled "Way back into Soul", in which ancient myths are represented in a modern way.

Monday, 31 October 2022

Chrysolite Video: how I created it!






In questo video mostro come ho creato l'opera d'arte dal titolo "Chrysolite", natura morta, in pittura digitale, stampata su gatorfoam, 100x140 cm, 2022, Edizione Limitata di 50.

In this video I show how I created the artwork entitled "Chrysolite", still life, in digital painting, print on gatorfoam, 100x140 cm, 2022, Limited Edition of 50.

Friday, 22 November 2019

Synthetic Worlds



Video delle opere d'arte di Alessia Delvecchio, anno 2017-2019 dal titolo "Synthetic Worlds". 
In questo ciclo di opere sono rappresentati dei mondi alternativi alla realtà, o meglio dei mondi che vogliono rivelare il vero significato delle cose che si nascondo dietro il mondo reale.
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Video of the works of art by Alessia Delvecchio, of the years 2017-2019, entitled "Synthetic Worlds".
In this cycle of works, worlds alternative to reality are represented, or rather worlds that want to reveal the true meaning of the things that are hidden behind the real world.

Tuesday, 5 December 2017

Frogs



"Frogs",
photograph print on gatorfoam
(1/100) 50x50cm, 2017

Questo lavoro rappresenta la prigione dell'anima umana. La rana passa la metà della propria vita come girino prima di diventare rana. La rana simboleggia la trasformazione dell'anima umana. Anche l'uomo deve mutare la propria anima e trasformarla per evolversi. All'uomo solitamente non piace il cambiamento, preferisce la stabilità, lo spillo conficcato nell'anima sta a simboleggiare questa mancanza di volontà nel non voler cambiare dell'uomo.
Per fare questo lavoro ho raccolto carta di ogni tipo e che ho usato: carta per appunti, di giornale, di fumetti, da pacchi e di volantini pubblicitari. 
Questo lavoro appartiene alla serie intitolata "Synthetic Worlds", in cui sono rappresentati mondi alternativi alla realtà.

This work represents the prison of the human soul. The frog passes half of its life as a tadpole before it becomes a frog. The frog symbolizes the metamorphosis of the human soul. Man must also change his soul and transform it to evolve. Usually people do not like change, prefer stability, the pin stuck in the soul is symbolizing this lack of man's will in not wanting to change.
To do this work, I've collected all sorts of paper, and I used them: notebooks, newspapers, comics, parcels, and flyers.
This work belongs to a series entitled "Synthetic Worlds", in which are represented alternative worlds to reality.
 

Sunday, 26 November 2017

Butterflies





"Butterflies",
photograph print on gatorfoam
(1/100) 50x50cm, 2017



This work represents the prison of the human soul. The butterfly passes half of her life as a caterpillar before she becomes a butterfly. The butterfly symbolizes the psyche, the human soul. As a man passes half of his life walking, so does the caterpillar, before becoming a butterfly and hovering in flight. Man must also change his soul to make it become like an angel. Usually people do not like change, prefer stability, the pin stuck in the soul is symbolizing this lack of man's will in not wanting to change.
To do this work, I've collected all sorts of paper, and I used them: notebooks, newspapers, comics, parcels, flyers, and receipt.



Questo lavoro rappresenta la prigione dell'anima umana. La farfalla passa la metà della propria vita come bruco prima di diventare farfalla. La farfalla simboleggia la psiche, l'anima umana. Come l'uomo passa metà della propria vita camminando, così fa il bruco, prima di diventare farfalla e librarsi in volo. Anche l'uomo deve mutare la propria anima per farla diventare come quella di un angelo. All'uomo solitamente non piace il cambiamento, preferisce la stabilità, lo spillo conficcato nell'anima sta a simboleggiare questa mancanza di volontà nel non voler cambiare dell'uomo.
Per fare questo lavoro ho raccolto carta di ogni tipo e che ho usato: carta per appunti, di giornale, di fumetti, da pacchi, di volantini pubblicitari e scontrini.
 

Saturday, 5 September 2015

TAMMUZ'S DRESS



Alessia Delvecchio "Tammuz's dress"
computer art, print on gatorfoam, 100x100 cm, 2015
 
Le raffigurazioni pittoriche della civiltà babilonese riprendono la struttura lineare della civiltà sumera nelle linee geometriche ampliandone il decorativismo che le avvicina all'arte egizia simile nella disposizione dei corpi umani. Si adoperavano colori vivaci a campiture piatte che andavano dal giallo, alle tinte dell'ocra, della terra, del cotto, al rosso, agli azzurri e blu oltre al bianco e al nero.
L'abito femminile e maschile sono simili, con la stessa linea geometrica conica. La tunica di linea rigida chiamata kandis era portata lunga dai dignitari e dalle donne, mentre si accorciava per i guerrieri. Sopra la tunica si portava un ampio scialle in lana frangiato a guisa di mantello detto kaunace. I copricapi erano a tronco di cono con puntale per i sacerdoti chiamato kirbase. Il re e la regina portavano delle corone. Ai piedi indossavano dei calzari in cuoio con copritallone e chiusura a passante o a stringhe detti persiche. I capelli, i baffi, e la barba erano finti, fatti di lana arricciata e intessuti con fili d'oro. Indossavano orecchini, bracciali, collane, e preziosi copricapi. I tessuti erano molto decorati con forme geometriche e applicazioni con elementi naturali.